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Siamo Prigionieri degli Algoritmi? L'Allarme di Asma Mhalla sulle Big Tech e la Manipolazione Sociale

2025-03-30
Siamo Prigionieri degli Algoritmi? L'Allarme di Asma Mhalla sulle Big Tech e la Manipolazione Sociale
il Giornale

Un Esercito Invisibile: Come le Big Tech ci Modellano Senza che ce ne Accorgiamo

Viviamo in un'era dominata dalla tecnologia, dove le Big Tech – Google, Facebook, Amazon, Apple e Microsoft – esercitano un'influenza sempre più pervasiva sulla nostra vita quotidiana. Ma quanto siamo consapevoli di essere, in realtà, “soldati volontari” in un esercito digitale, plasmati da algoritmi che spesso agiscono in modo subdolo e manipolatorio? A lanciare l'allarme è Asma Mhalla, esperta di rapporto tra tecnologia e società, che in un'intervista illuminante mette a nudo le dinamiche nascoste dietro le piattaforme che utilizziamo ogni giorno.

Algoritmi Ideologici: La Verità Nascosta

“Gli algoritmi non sono neutrali, sono ideologici,” afferma Mhalla. Questa affermazione, apparentemente semplice, racchiude una verità scomoda: chi progetta gli algoritmi – ovvero, le Big Tech – introduce inevitabilmente i propri valori, le proprie priorità e i propri interessi. Questi valori, spesso involontariamente, si riflettono nei risultati che otteniamo quando cerchiamo informazioni online, nelle notizie che ci vengono mostrate sui social media e persino nei prodotti che ci vengono consigliati.

La Manipolazione Silenziosa: Come gli Algoritmi Influenzano le Nostre Scelte

Ma come avviene concretamente questa manipolazione? Gli algoritmi analizzano costantemente i nostri dati – le nostre ricerche, i nostri “mi piace”, i nostri commenti, le nostre interazioni – per creare un profilo dettagliato dei nostri gusti, delle nostre preferenze e delle nostre debolezze. Sulla base di questo profilo, ci vengono presentate informazioni e contenuti mirati a confermare le nostre opinioni preesistenti, a rafforzare le nostre abitudini e, in definitiva, a spingerci a comprare prodotti o a sostenere determinate idee.

Questo fenomeno, noto come “filter bubble” o “echo chamber”, ci isola in una bolla informativa in cui siamo esposti solo a ciò che conferma le nostre convinzioni, impedendoci di confrontarci con punti di vista diversi e di sviluppare un pensiero critico. Le conseguenze possono essere gravi: polarizzazione politica, diffusione di fake news, radicalizzazione delle opinioni e, in generale, una diminuzione della capacità di discernimento.

Come Difendersi: Consapevolezza e Azione

Cosa possiamo fare per difenderci da questa manipolazione algoritmica? Innanzitutto, è fondamentale sviluppare una maggiore consapevolezza del potere degli algoritmi e del loro impatto sulla nostra vita. Dobbiamo smettere di considerare le piattaforme digitali come spazi neutri e imparziali, e riconoscerle per quello che sono: strumenti di persuasione e di controllo.

In secondo luogo, dobbiamo adottare comportamenti più consapevoli online. Questo significa diversificare le nostre fonti di informazione, cercare attivamente punti di vista diversi, mettere in discussione le nostre convinzioni e, soprattutto, non fidarci ciecamente di ciò che ci viene presentato dagli algoritmi.

Infine, è necessario che i governi e le istituzioni regolino l'attività delle Big Tech, imponendo maggiore trasparenza sugli algoritmi e garantendo il diritto dei cittadini a controllare i propri dati personali. Solo così potremo riprenderci il controllo della nostra vita digitale e liberarci dalla prigione degli algoritmi.

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